Grazie

Ho deciso di ringraziare alcune persone a cui sono grata per avermi aiutata ad essere chi sono oggi. Ovviamente l'elenco potrebbe allungarsi all'infinito perché ogni relazione è uno scambio osmotico di ricchezza reciproca ma qui voglio ricordare chi non è più fisicamente al mondo ma che è parte di me e chi, vivo e vegeto, forse non sa quanto bene mi ha fatto.

Per il momento non elenco i parenti.

 

Grazie ai miei insegnanti.

Annalisa Brinsciotti che mi ha accolta quando ero ai margini di tutto, compresa me stessa.

Carla Magnoni che ha preso la mia rabbia e l'ha trasformata in energia.

Giovanni Delbecchi, che oggi tutti chiamano Nanni, che ha gratificato e incoraggiato la mia voglia di scrivere. 

Gaetano Grillo che ha dato valore alla mia creatività senza mai farmi sentire inadeguata anche se non sono una artista.

 

Popi Giussani che a vent'anni mi ha dato un lavoro eclettico e rocambolesco in cui io ho potuto scoprire e testare tutte le mie strampalate risorse.

 

Andrea Ferrario, mio istruttore durante il training autisti della Croce Bianca che mi ha dato tre paletti semplici e crudi con cui ho imparato a fare i conti con la realtà. In dieci anni di guida di ambulanze non ho mai fatto un incidente.

1) La sirena chiede strada ma non è detto che la ottenga. Applicando questo insegnamento anche in altri ambiti ho ben chiaro che anche se hai ragione, anche se sarebbe giusto, anche si ti muovi per nobili motivi, a volte la vita non va come vorresti o come ti aspetti o secondo la legge, stai all'erta e non farti cogliere impreparata.

2) Corri a salvare un malato ma hai a bordo quattro persone giovani e sane e la loro incolumità viene prima di tutto. Questo mi ha insegnato a fare delle scelte sagge anche quando sono dolorose e difficilissime.

3) L'ambulanza ha diritto quasi a tutto ma non nuota e non vola quindi attenta alle massicciate delle ferrovie e ai navigli. Saggio Andrea, grazie a questo ho imparato che esistono momenti in cui bisogna arrendersi all'evidenza e cambiare strategia o strada. 

 

Paola Ragaini, la mia amica imprescindibile, dall'infanzia all'infinito. Con lei ho condiviso tutta la fatica di diventare grandi sudando ogni passo controvento. Legate da un filo di fibra d'amore, l'energia che scorre fra noi è uno dei messaggi misteriosi dell'Universo.

 

Laura Tirelli. L'amica perfetta, quella che non sbaglia mai e non arriva mai in ritardo. La persona senza la quale la mia adolescenza sarebbe finita tutta in risse da saloon. Adesso che siamo grandi è l'amica con cui mi misuro, quella che casca sempre come il cacio sui maccheroni, la persona che mi restituisce con precisione chirurgica un'immagine di me stessa che spesso fatico a vedere.

 

Alessandra Romanzi. Amica, collega e complice. Non perde occasione per richiamarmi all'ordine e aiutarmi a tenere il ritmo. Ascoltatrice incrollabile, matta il tanto che basta. Con chi calcherei le orme di Thelma & Louise? Con Ale.